Che cos’è la sostenibilità digitale? Si tratta di un’idea nata dalla consapevolezza dei limiti dei modelli di sviluppo attuali. Se da un lato, infatti, la tecnologia offre numerosissimi vantaggi, fra cui la rapidità di comunicazione, la libera circolazione di dati e idee e la possibilità di creare relazioni sempre più articolate, è anche vero che la civiltà moderna sta impattando sull’ambiente in modo molto più severo rispetto al passato. La consapevolezza della necessità di un cambiamento di rotta ha creato l’idea della sostenibilità digitale, la digital sustainability che, in definitiva, punta a modelli di digitalizzazione e sviluppo sostenibile, proprio a partire dalle tecnologie più innovative.
Come funziona la sostenibilità digitale?
In ultima analisi, si tratta di una disciplina che prevede lo studio di come gli strumenti dell’era digitale possano essere progettati, adattati e utilizzati per conseguire obiettivi specifici di sostenibilità, locale e globale. Ma come possono le aziende approcciare il tema della digitalizzazione sostenibile?
Ancora una volta, si tratta prima di tutto di un argomento che parte dal change management: ancora più che in altri casi, infatti, è indispensabile che l’impresa condivida le finalità e il progetto e comprenda la necessità di costruire un ambiente più sostenibile, a partire dalle risorse tecnologiche utilizzate. Il primo passaggio è quello di un uso più consapevole delle tecnologie, che diventano anche strumenti di sostenibilità (si pensi, banalmente, al concetto di risparmio energetico o di carbon neutral e a come sia più semplice raggiungerlo utilizzando tecnologie in Cloud anziché server, magari datati, collocati in azienda).
In Italia esiste anche un modo per misurare la sostenibilità digitale, il Digital Sustainability Index che prende in considerazione in modo olistico una serie di parametri che vanno dalla consapevolezza delle persone al livello di digitalizzazione del territorio.
Perché le aziende dovrebbero prendere in considerazione la sostenibilità digitale?
Naturalmente la ragione fondante dovrebbe essere quella di avere a cuore il pianeta e di voler arginare il rischio di cambiamenti sempre più distruttivi, per esempio quelli climatici, che diventano un rischio sempre più concreto.
Un’altra ragione, collaterale ma rilevante, è quella di costruire un rapporto di fiducia con i clienti e potenziali tali. I temi legati alla sostenibilità sono un driver di scelta sempre più rilevante nelle abitudini dei consumatori, che sempre più spesso prediligono affidarsi ad aziende e servizi con cui condividono un punto di vista. Infine, non sono da sottovalutare i vantaggi strettamente legati all’aspetto innovativo ed economico.
Avviare o migliorare un processo di digitalizzazione aziendale basato sulla sostenibilità tipicamente significa adottare soluzioni tecnologiche all’avanguardia, più funzionali ed efficienti rispetto a quelle meno recenti.
Come sempre, maggiore efficienza significa maggiore sostenibilità anche dal punto di vista economico. La sostenibilità digitale, insomma, non è solo una questione di tutela dell’ambiente e delle risorse naturali, ma anche un ottimo strumento per limitare gli sprechi, ridurre le inefficienze ed eliminare i colli di bottiglia. Un “circolo virtuoso” che parte dall’interno dell’azienda, con ricadute e vantaggi immediati, per estendersi alle filiere e ai sistemi circostanti, fino ad arrivare all’intero ambiente.
La sostenibilità digitale in azienda
Molte aziende, soprattutto all’estero, hanno già avviato un processo di adozione di criteri di sostenibilità aziendale. Alcune hanno già implementato strumenti per la misurazione e l’integrazione dei processi e degli obiettivi, per esempio SAP Sustainability Control Tower, che permettono di gestire e monitorare in un solo ecosistema gli obiettivi di business e quelli di sostenibilità. Dal punto di vista delle azioni concrete, per esempio, il favorire il lavoro agile permette di ridurre gli sprechi energetici in termini di consumo di carburante da parte degli impiegati, che possono comunque svolgere le loro funzioni attraverso i numerosi strumenti di lavoro remoto che la tecnologia mette a disposizione.
Altri esempi, ancora più concreti, sono l’utilizzo di sistemi avanzati di riciclaggio che permettono di ridurre gli scarti, ma anche sistemi di gestione dei consumi elettrici più intelligenti che consentano di bilanciare i carichi, ridurre i picchi e contenere l’uso complessivo di energia. Per esempio, anche un miglioramento della logistica di magazzino può avere ricadute positive in termini di sostenibilità: ottimizzare gli spostamenti riducendo viaggi e percorsi, attraverso strumenti quali intelligenza artificiale e machine learning, è un ottimo esempio di sostenibilità digitale, in cui gli strumenti tecnologici servono contemporaneamente all’azienda e all’ambiente.
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