Siamo stati selezionati tra le 30 aziende vincitrici di “Fabbrica del Futuro“, il concorso di idee lanciato nello scorso mese di settembre da Confindustria Brescia, in occasione dell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. Si tratta di un contenitore di tutte le best practice vissute e portate avanti dalle aziende bresciane, sotto il profilo del welfare, della sostenibilità, del capitale umano, dell’innovazione, delle relazioni industriali e più in generale del rapporto virtuoso tra impresa e territorio.
Nello specifico, Regesta è stata premiata come eccellenza nella categoria WELFARE per i progetti dedicati al benessere delle #RegestaPeople sul luogo di lavoro.
Il premio è stato infatti vinto grazie al nostro progetto di Digital Wellbeing nato a seguito della pandemia da Covid-19. In collaborazione con Alessio Carciofi (professore, autore e senior advisor in Corporate Digital Wellbeing) sono stati creati dei momenti di ascolto e di apprendimento di nuove competenze digitali per aumentare il benessere e prevenire stress e burn out dei dipendenti. A seguire, è stato quindi realizzato un playbook sul lavoro ibrido che fornisse possibili strade da percorrere per ritornare a investire sulle relazioni in azienda.
L’installazione del progetto “Fabbrica del Futuro” vedrà la luce al Parco dell’Acqua di Brescia di Largo Torrelunga, il parco cittadino dedicato alla sostenibilità ambientale e gestito da AmbienteParco: l’inaugurazione è prevista per il 26 maggio. Al suo interno, le idee selezionate saranno trasformate in file multimediali, inseriti nelle 5 postazioni che caratterizzeranno il percorso all’interno della “Fabbrica del Futuro”, una vera e propria struttura fisica, espressione della sintesi delle varie best practice delle aziende che si sono aggiudicate il Concorso di idee.
Per Brescia è un’occasione unica per rappresentare e dimostrare, ancora una volta, la qualità del fare tipica dei bresciani, un fare capace di intelligenza, di competenza e di impegno, arricchito da valori importanti che derivano dalla commistione di una cultura scientifica e tecnologica, ma anche umanistica e artistica: una cultura del lavoro, che unisce ricerca, innovazione, sperimentazione, sostenibilità e slancio solidale.