Per molti anni l’innovazione, in particolare nel mondo IT, è stata considerata soprattutto una questione di tecnologie. Per essere un buon fornitore in questo ambito, o usufruire di buoni servizi tecnologici, era sufficiente disporre di attrezzature, soluzioni e implementazioni avanzate. Oggi, invece, ci si è resi conto che il modo migliore per ottenere risultati efficaci e duraturi nel tempo è quello di mettere le persone al centro dell’innovazione. Questo vale dal punto di vista delle competenze, ma soprattutto da quello della capacità di ascolto e interazione.

Le persone al centro, per evitare gli errori del passato

L’approccio “tradizionale” all’IT, soprattutto quello più antiquato e radicale, presentava numerose rigidità. Molto spesso le soluzioni software, hardware e infrastrutturali delle aziende IT erano proposte (e lo sono ancora, in alcuni casi) As is, per usare un inglesismo, senza la possibilità di adeguarsi alle diverse o mutate esigenze delle aziende. Questo costringeva le realtà produttive, e di conseguenza le persone, a piegare le loro abitudini, e in alcuni casi anche le loro necessità professionali, a sistemi che rischiavano di risultare astratti e scollegati dalla produttività quotidiana.
In Regesta abbiamo deciso di sposare una filosofia diversa e di mettere le persone al centro dell’innovazione. Le ragioni di questa scelta sono da cercare anche nelle più recenti ricerche del settore.

L’importanza della forza lavoro nell’industria 4.0 e non solo

Il timore che le macchine possano un giorno sostituire le maestranze e la forza lavoro delle aziende è un tema che attraversa in modo trasversale tutta la storia dell’innovazione tecnologica fin dagli albori dell’automazione. Osservando il passato, però, è evidente come le persone abbiano sempre ricoperto un ruolo insostituibile, ruolo destinato a rimanere anche in futuro, come dimostrano gli approcci più moderni al Machine Learning, come Human in The Loop. L’esperienza e la capacità decisionale delle persone sono indispensabili anche nei contesti più avanzati, e non c’è all’orizzonte nessuna possibilità che vengano esclusi.

La tendenza sempre più affermata è quella di accettare che la tecnologia sia di supporto alle persone, per i compiti complessi, ripetitivi e rischiosi, liberando tempo e risorse affinché la forza lavoro si dedichi ad attività a più alto valore aggiunto, più edificanti e gratificanti.

Il tema comunque è complesso ed esteso, ed esistono già numerose pubblicazioni che in linea di principio confermano questa tendenza o, in ultima analisi, sollevano interessanti questioni sulla valorizzazione delle persone nell’industria 4.0.

le persone al centro dell'innovazione

Le persone al centro dell’innovazione: maggiori opportunità e gratificazione

Se un tempo lavorare nell’IT significava soprattutto avere a che fare con sistemi e infrastrutture, oggi il lavoro più importante, in particolare per le aziende che offrono soluzioni complete per l’impresa intelligente, è quello di mettere in relazione le soluzioni e le persone.

Come sappiamo dalle esperienze maturate finora, infatti, il successo della tecnologia passa prima di tutto dalle persone. Fare sì che il potenziale dell’innovazione venga compreso e apprezzato all’interno di un’azienda, e soprattutto che le nuove opportunità vengano colte da tutti, oggi è, per le aziende IT avanzate, importante almeno quanto l’innovazione tecnologica stessa.

Applicare una strategia di questo tipo ha inoltre implicazioni pratiche, oltre che etiche: offrire maggiori opportunità di crescita alle risorse aziendali, infatti, garantisce una maggiore soddisfazione, che porta con sé una maggiore affezione all’azienda, migliorando la produttività e riducendo il rischio di turnover.

Mettere le persone al centro dell’innovazione insomma è la classica condizione win-win in cui tutti gli attori in gioco possono godere di un vantaggio.



Essere un’azienda IT con le persone al centro è per noi un obiettivo che da sempre ci prefiggiamo di conseguire.

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